MODULI

1.       DALLA POLIS ALLA RETE – PER UNA CORRETTA COMUNICAZIONE POLITICA

Si fornirà agli studenti gli strumenti di conoscenza della storia e della struttura della “polis” greca come modello al quale ispirarsi per una visione etica della comunicazione tra pari e di una strategia funzionale nella gestione della cosa pubblica. Gli studenti saranno quindi invitati ad esplorare ed analizzare gli strumenti di “cittadinanza digitale” che la Pubblica Amministrazione e la politica rappresentativa mettono a disposizione dei cittadini italiani tramite la condivisione sul web e sui social network.

Questa esplorazione ed analisi si pongono un fine educativo ad ampio raggio: ricostruire, proprio attraverso una corretta comunicazione con le fonti della politica, un buon rapporto con la politica stessa, troppo spesso, ultimamente, strozzata dalle maglie di un populismo che usa il linguaggio come strumento di distorsione di qualsivoglia messaggio.

Saranno analizzati alcuni siti e account social per sviluppare capacità di analisi delle minacce, opportunità, punti di forza e punti di debolezza che i sistemi della cittadinanza digitale offrono ai nuovi cittadini digitali e iperconnessi del terzo millennio. Si guideranno gli studenti a riconoscere provenienza, attendibilità, completezza e qualità delle fonti, soprattutto con riguardo alle notizie di pubblica utilità e alle informazioni ufficiali della pubblica amministrazione. Tali attività consentiranno di

- rendere gli studenti consapevoli delle implicazioni delle proprie interazioni in Rete e con i diversi media

- prevenire situazioni di disagio online

- favorire la comprensione e la problematizzazione del ruolo dei big data, dei flussi degli open data, della loro produzione, archiviazione, raccolta, ordinamento e elaborazione

- saper lavorare in team (anche con produzione ed uso di documenti digitali in condivisione)

Durata del corso: due moduli di 30 ore;

Alunni - 18 studenti.

2.       DALLE NEUROSCIENZE ALLA COMUNICAZIONE EMOTIVA

Il mondo digitale, ed in particolare quello di internet, è affascinante e ricco di possibilità. Se però la fascinazione diventa eccessiva può far dimenticare che siamo persone, fatte anche di affettività e relazioni che passano attraverso lo sguardo, la voce, la prossimità. Gli esseri umani, fin dall’inizio, si formano nelle relazioni e negli affetti, che sono il contesto ineludibile per la crescita, fisica e mentale. Gli studi sul cervello umano confermano la centralità delle emozioni per il funzionamento della persona nel suo complesso. La ricerca più recente si sta finalmente interessando alle basi biologiche delle emozioni. Questo approccio si fonda sull'idea che almeno alcune emozioni siano il prodotto di sistemi neuronali filogeneticamente antichi e anatomicamente definiti, che si sono evoluti per consentire la sopravvivenza dell'individuo e della specie. La qualità della regolazione emotiva da parte del funzionamento cognitivo sembra essere determinata sia dalla qualità delle rappresentazioni del sistema cognitivo sia dalla forza delle vie neuronali che vanno dalla corteccia cerebrale prefrontale verso l’amigdala. Le emozioni sono legate a contesti e a persone con una loro fisicità. Nel mondo cibernetico la fisicità è evocata, ma bidimensionale, astratta, sottratta alle dinamiche del mondo “reale”. E’ facile quindi sperimentare in esso una “libertà” altrettanto astratta , che a volte può portare ad un’evoluzione positiva, altre volte può configurarsi come una fuga dal mondo “reale”, con i suoi problemi e i suoi conflitti. Può anche succedere che si sottovalutino le conseguenze nel mondo “reale” di quanto accade in quello “virtuale”, come se si trattasse di realtà del tutto separate. Si tratteranno inoltre le più importanti scoperte delle neuroscienze, in particolare quelle riguardanti la modulazione del comportamento umano tra razionalità istinto ed emozioni.

Durata del corso: 30 ore

Alunni – 20 studenti

3.   LE BUFALE IN RETE: PER UNA CORRETTA COMUNICAZIONE SCIENTIFICA

In Italia la divulgazione scientifica è svolta prevalentemente da giornalisti: il numero di scienziati italiani attivi in campo divulgativo è molto limitato. La mancata divulgazione delle attività di ricerca e il digitale hanno favorito la diffusione di cattive informazioni scientifiche che hanno contributo ad alimentare false speranze in campo medico e creato casi giudiziari, come ad esempio è accaduto nei casi di Stamina. Vengono quindi richieste, non solo ai cittadini, ma anche agli studenti, in quanto parte integrante della società, nuove conoscenze e competenze, fondamentali per affrontare queste sfide.

In tal senso obiettivi del modulo sono:

-    sviluppare la capacità di ricercare e valutare l’informazione

-    riconoscere provenienza, attendibilità, completezza e quindi qualità delle fonti

-    rendere gli studenti consapevoli delle implicazioni delle proprie interazioni in Rete e con i diversi media

-    prevenire situazioni di disagio online

-    comprensione e problematizzazione del ruolo dati e della loro produzione, archiviazione, raccolta, ordinamento ed elaborazione

-    saper lavorare in team (anche con produzione ed uso di documenti digitali in condivisione)

-    saper sviluppare abilità di apprendimento

 Tema centrale del progetto è la condivisione di ambienti digitali, buone pratiche. Si analizzeranno testi in rete e attraverso ricerche nel web si dovrà comprendere se ci si trova di fronte a “una bufala” oppure se il testo presenta una veridicità scientifica.

Gli studenti dovranno saper comunicare i contenuti disciplinari utilizzando un linguaggio scientifico, anche in lingua inglese e saper consultare gli archivi digitali bibliografici e documentali in rete.

Durata del corso: 30 ore

Alunni – 20 studenti.